N’ayant pu me corrompre ils m’ont assassiné
Devo difendermi da quell’immaginazione che collega le stelle tra di loro, come i punti di una vignetta enigmistica, e fa dire “l’Orsa!” o “il Carro!”, mentre tutto nella realtà è staccato, disunito, non messo lì per assomigliare a qualche cosa.
Daniele Del Giudice, Nel museo di Reims
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