Interni
Il meraviglioso disordine della scena di Kubrick mi ha portata subito da Aldo Bressanutti, pittore triestino (sito web).
La vertigine degli innumerevoli particolari incanta, e direi di più: incita.
“La cucina rossa” è nel suo calendario del 1992 (l’ho appesa in cucina). Non si vede bene, ma a destra, nel cesto del carbone c’è un libro.
Però è anche morandiano, rarefatto, silenzioso (in “Bottiglie” l’ombrello è bianco, ad esempio…)
Oh! ma che casino in quella cucina!
vien voglia di rimboccarsi le maniche e di partire all’attacco con scopa e …vetril?
che meraviglia di particolari, tutti sparsi in quel caldo color rosso…
ma credo che mi fermerò più sotto
la sobrietà mi accoglie col suo silenzioso richiamo…
Buona serata Fem
C.
in effetti, sembra proprio che provvidenzialmente in quelle stanze manchino da tempo operose e sapienti mani femminili 😛
Ops, massimo imbarazzo… è che, pur essendo femmina, l’impulso che subisco NON è quello di riordinare, anzi!! Questi quadri mi incitano alla ricerca, all’analogia, allo spostamento scacchistico di oggetti (sul lampadario della cucina non c’è nulla? Io ci metterei una cordicella… e il liuto appeso alla parete non starebbe meglio sulla scaletta a sinistra?).
Ho una tendenza caratteriale alla massima entropia. Una o due volte all’anno faccio ordine, così non trovo più nulla…
Devo rintracciare una foto della mia stanza di adolescente, renderà l’idea!
fem
Carla, comunque anch’io subisco il fascino della sobrietà!!
P.S: si sarà capito, ma qui in casa , l’operosità è più maschile che femminile!! Io aiuto, però, ahò, non è che sto sempre sul divano o al computer… aiuto aiuto pure io(sporadica)
sempre adorato questi dipinti! ammetto inizialmente un po’ titubante…