aestella
aestella,
ti scrivo da questo angolo siderale, dove tutte le cose che guardo rimpiccioliscono, come avessi un nuovo difetto agli occhi. Ma ho timore che gli occhi non c’entrino nulla o, se c’entrano, non vogliono più affacciarsi ai perimetri della realtà. Deve essere una forma di protezione per poter comprendere almeno qualcosa di ciò che mi accade, allontanandomene, ed invece di metterlo a fuoco, come si farebbe con una foto per svelarne gli sfondi, tutto mi appare minuscolo, tutto nello sfocato secondo piano che è l’unico che riesco a sopportare. Bruscolini, sassolini di mare, come ho letto stamattina: tutto vorrei frantumare nella loro dimensione. Così banale il mio tentativo di poter per lo meno tenere qualcosa di raccolto, senza affaticarmi, senza ferirmi o spezzarmi la schiena. Non è un’impresa che riesca del tutto. Per quanto tenti di rendere a misura di mano o di punta di dita l’amore, l’amore richiede due mani, due braccia, due occhi aperti, e un corpo forte, e un corpo cedevole, e pensieri grandi e pensieri miseri, e richiede ogni parte di me.
Testo per una canzone
Frenesia
.
C’è una frenesia dentro me
c’è la frenesia dentro di me
.
Non voglio l’intrattenimento
e neanche quel divertimento
Abbiamo bisogno di realtà, noi,
di contatto, noi,
anche con voi, sì anche con voi
.
C’è una frenesia dentro me
c’è la frenesia dentro di me
.
Raccolgo il foglio caduto a terra
rimango incantato dalla debolezza
Trovo la forza nella realtà
nella frenesia che la cambierà
.
Vogliamo parlare, vogliamo parlare?
Io ti ascolto, sono qui
Non mi interessa la tua abitudine
Sono qui ora e per sempre
.
C’è una frenesia dentro me
c’è la frenesia dentro di me
.
Passerà tutto e niente
Passerà tutto e niente
La specie umana, il sistema solare
Voglio raggiungere te, solo te
Tutto il resto appartiene, alla frenesia.
liberamente inventato da Francesca E. Magni