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pourquoi il y a quelque chose plutôt que rien? (Leibniz)

Ira e trasformazioni

irreversibilecredits: Marco Fantoni

 

“Una volta il grande dio Telipinu, che porta la fertilità sulla terra, s’adirò per le iniquità degli uomini e decise di nascondersi. Tanto grande era la sua collera, che non badò neppure a come s’infilava gli stivali: infilò lo stivale destro al piede sinistro e quello sinistro al piede destro, e s’incamminò imbronciato, a lunghi passi pesanti.

Tutto, allora, fu sottosopra sulla terra. Pareva che la primavera e l’estate non sarebbero più giunte; fiumi e laghi restavano gelati, la neve si rifiutava di sciogliersi […]”

 

da Il dio che scomparve, Storie Ittite,
Theodor H. Gaster Le più antiche storie del mondo, Einaudi (1975) pag. 72