fem

pourquoi il y a quelque chose plutôt que rien? (Leibniz)

fantasie

Ecco la debolezza con cui Beard doveva convivere, la sua personale menomazione, quei teatrini mentali assolutamente puerili che di norma non conducevano da nessuna parte, talvolta lo mettevano nei guai e, solo molto raramente, sfociavano in gioia. Eppure tali sogni a occhi aperti – attimi di follia, brevi scariche neuronali, episodi intensi ma vaghi che intrecciavano il reale all’immaginario, inanellando perle di palese inattuabilità, stravaganza e contraddizione sul filo comune di una logica indeterminata – erano ciò che molto tempo prima lo avevano portato a formulare i principi della sua Conflazione. Il poetico, lo scientifico, l’erotico: perché mai la fantasia avrebbe dovuto votarsi al servizio di un unico padrone?

Ian McEwanSolar

luglio 17, 2011 - Posted by | scritte

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