in machina
“Leggio a ruota per più libri” di Agostino Ramelli
sto mettendo in valigia i libri che vorrei leggere in vacanza.
19 commenti »
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fem 
passami un ingranaggio
o un ruotismo grazie,
che li metto nella cassetta dei ferri..
😉
auguri
Sembra al nuovo leggío per lavorare al computer…
l’antenato del multitasking
Bello…quanto fa con un litro??
Comodo. Lo metti nel bagagliaio?
il Ramelli doveva prevedere un ingranaggio anche per cambiare in automatico occhiali da vista e occhiali da sole sulla faccia del lettore
del disegno mi piace la finestra a sinistra che sembra anche lei una pila di libri
e poi il lector ha una cinghia legata sulla schiena? Cheddeve fà, come la grancassa???
@metrovampe: dipende se il litro è bianco o rosso
@sergente: il bagagliaio è incorporato
@mariobianco: io te dare ingranaggio se te tu mi dare teiera in legno fatta al tornio (anche piena de legno vabene)
@jaio: ti ho già risposto al commento 3 😉
siccome che fa caldo me ne vò in luogo più temperato, ovvero balcone
buona serata
fem
Però gli manca il girapagine automatico.
rubo dal blog di Elio:
l’arte schermendo, l’arte adoprando, di qua pungendo, di là scherzando, tutte le macchine rovescerò
Che bello! Fra 3 gg avrò la casa tutta x me, a parte i gatti.
Poi scappo qua.
siete tutti invitati. Portate da bere.
che bel posto… ma sei tu lì a fare la polenta senza ingranaggi o macchinari???
da domani io invece inizio la lotta con le valigie, mi sto già preparando psicologicamente!!
Di libri me ne porto undici
La valigia la si fa 10 min prima di partire. Perchè angosciarsi x una settimana?
la valigia di Voi Omini si fa in 10 minuti, non vorrei entrare in questioni di genere o del genere… 😉
niente angoscia, solo lotta dura senza paura e di solito vinco io (nel senso che se ci salti sopra alla fine la valigia si chiude!!). E sono già in ritardo, partiamo questo sabato…
ma nell’attesa della partenza, succedono cose 🙂
shh che ci sentono…
e visto che andrò al mare: “acqua in bocca!” 😉
mitica è la Gorgone, lo sento
e Pegaso, che volò e non fu mai stanco
ma quando io rileggo il suo commento
stramitico io penso Mario Bianco.
un dì vagavo per la rete accesa
e vi incontrai un saggio piè in ciabatte
che di cascate e tubi meditava
immota io ne fui ripresa
che caddi dentro a più pignatte,
felice di restarne illesa
Efi: non scoprirti che c’è corrente ;-))
ops ho sbagliato la rima finale!
mò recupero…
mentre la pasta lievitava
di nessun altro mi importava
:-))